Melegatti: i vertici chiedono altri 20 giorni, ma il pm chiede il fallimento

Verona – Nemmeno all’udienza decisiva Melegatti si è fatta trovare pronta. Venerdì 25 maggio, è stata ufficialmente presentata al tribunale l’offerta del fondo americano De Shaw, il cui rappresentante, Luca Longaretti, ha ribadito l’impegno nel salvataggio di azienda e posti di lavoro. Facendo leva su questa novità, i vertici dell’azienda dolciaria, alla presenza del presidente Emanuela Perazzoli, hanno chiesto altri 20 giorni per presentare il piano di concordato. Richiesta respinta dal pubblico ministero, Alberto Sergi, che ha presentato istanza di fallimento. Il collegio dei giudici si è però riservato di decidere, in pochi giorni, se concedere altro tempo. Dura la reazione dei sindacati: “Apprendiamo con forte sconcerto e disappunto che, anche all’ultimo vero appuntamento per poter scongiurare il fallimento, la società Melegatti si sia limitata a chiedere ulteriore rinvio. E’ l’ennesimo schiaffo morale nei confronti di chi al salvataggio della Melegatti non ha mai smesso di credere. Ribadiamo in maniera convinta che un futuro l’azienda lo potrà avere solo ed esclusivamente se vedrà la cacciata del suo Cda con l’uscita di tutti i soci».

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