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Metro: botta e risposta fra sindacati e proprietà

2023-04-07T10:56:06+01:0013 Agosto 2012 - 10:41|Categorie: Retail|Tag: |

Milano – I sindacati dei lavoratori di Metro Cash and Carry Italia hanno inviato nei giorni scorsi una lettera al Cancelliere della Repubblica Federale Tedesca Angela Merkel per far conoscere la loro situazione, raccontare come cambierà la loro vita lavorativa e la loro remunerazione dopo l’annunciata disdetta del contratto integrativo aziendale. “Siamo lavoratori di un’impresa tedesca da 40 anni esatti presente in Italia”, si legge in una nota apparsa sul sito della Filcams Cgil. “Metro è leader in Italia nella distribuzione all’ingrosso e per molti anni si è caratterizzata positivamente per la ricerca di partecipazione e di positive relazioni coi lavoratori e col sindacato. Da alcuni anni non è più così, e il peggioramento è culminato lo scorso 30 luglio, con la disdetta di decenni di contrattazione aziendale e di tutti gli accordi sottoscritti nei 49 magazzini italiani a insegna Metro e Maxi c&c.”. I sindacalisti lo definiscono un atto incomprensibile e inaccettabile, al quale risponderanno con le adeguate iniziative di lotta. Una battaglia che vogliono portare a conoscenza anche del governo tedesco, nonostante valutino positivamente: “Le differenze ed i valori che, nel passato, una impresa tedesca è riuscita ad affermare in un settore difficile come la Grande distribuzione italiana”. Alla nota ha risposto un comunicato stampa dell’azienda che ribadisce la volontà di trattare e di rimettere in discussione gli accordi tra le parti. “Metro non ha cambiato in alcun modo il proprio approccio alle relazioni sindacali”, replica Maurizio Casalotto Cossu, direttore risorse umane di Metro Cash and Carry Italia. “Confida in una proattiva ripresa del dialogo non appena se ne creeranno le condizioni. Dal 2010 abbiamo cercato, seguendo la tradizionale via del confronto, di rinegoziare in chiave più attuale e più sostenibile gli accordi integrativi aziendali, peraltro già scaduti nel 2007. Abbiamo messo sul tavolo numerose proposte per rivedere la parte variabile della retribuzione e la remunerazione del lavoro domenicale che, è bene ricordarlo, è tra le più elevate del settore. Di fatto la trattativa non è mai decollata a causa della presenza della clausola dell’ ultravigenza che ha consentito alle rappresentanze dei lavoratori di procrastinare nel tempo la rivisitazione degli attuali accordi. Ma noi italiani dovremmo ormai sapere che il mercato non aspetta, così come peraltro sostenuto spesso anche dall’ autorevole destinataria della missiva. Come è stato infatti spiegato alle rappresentanze dei lavoratori, a fronte delle difficoltà in cui versa il settore del commercio in Italia, negli ultimi mesi Metro ha deciso di accelerare sul fronte della spending review interna che abbraccia numerose aree fra cui anche la rinegoziazione del contratto integrativo aziendale”. (MS)

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