Nasce Gran Prato, il pane a Km 0 della città toscana

2012-07-24T16:05:36+01:0024 Luglio 2012 - 16:05|Categorie: Mercato|

 

Prato – Si chiama Gran Prato, il pane di Prato a km 0. Un vero e proprio esempio di filiera corta: dal grano alla bozza, tutto made in Prato, con produzione regolata da un f patto tra produttori di grano, mugnai e fornai. Inizialmente, la produzione settimanale si attesterà sui 600 chili. L’iniziativa nasce da una sinergia tra Associazione Parco agricolo di Prato, la Provincia, il Comune di Montemurlo, CIA, Coldiretti e Confartigianato e vede – in primo piano – la professionalità e la passione di un gruppo coraggioso nella sperimentazione composto da fornai, agricoltori e gestori di molini. Protagonisti del progetto i forni Fogacci, Cocciardi e Guasti di Prato, Montagni e Matti per il pane di Montemurlo e i molini Bardazzi e Mugnaioni. Con loro le aziende agricole Marcello e Marco Boretti, Raugei, Paolo Colzi, Rossi, Menicacci, Marcello Ceri. Il pane verrà commercializzato anche da Cortaggio e dal mercato di filiera corta Terra di Prato. Il logo di Gran Prato è stato realizzato da Mail Boxes. Il progetto si fonda su un ferreo accordo di filiera che individua requisiti produttivi fondamentali: il grano utilizzato per la produzione di pane e farina deve provenire dal territorio provinciale pratese; la produzione agricola deve rispettare un disciplinare definito – con la consulenza di esperti del comitato tecnico scientifico dell’ associazione – sulla base di buone pratiche agronomiche rispettose di requisiti ambientali, riducendo al minimo apporti chimici e orientandosi anche a pratiche biologiche; macinatura e trasformazione devono rispettare anche esse requisiti qualitativi finalizzati a mantenere le caratteristiche del grano originario, in particolare tramite l’impiego di lieviti madre e lievitazione naturale. Infine, il prezzo al consumo deve essere in grado di raggiungere un equilibrio fra adeguata remunerazione dei partecipanti alla filiera, requisiti qualitativi del prodotto e adeguatezza del prezzo medesimo per i consumatori; trasparenza e controllo costante del mantenimento dei requisiti dell’accordo fra i vari partecipanti. (NC)

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