Nasce lo Spumante Garda Doc: progetto da 20 milioni di bottiglie

Sommacampagna (Vr) – Nasce da un confronto costruttivo tra dieci denominazioni di eccellenza (Valtènesi, San Martino della Battaglia, Lugana, Colli Mantovani, Custoza, Bardolino, Valdadige, Valpolicella, Durello e Soave), riunite in un unico brand, il nuovo ambizioso progetto dello Spumante Garda Doc. Un programma strategico di valorizzazione di eccellenze made in Italy e una sfida che il Consorzio di tutela ha portato a termine attraverso la modifica del disciplinare di produzione, con l’inserimento della tipologia spumante bianco che, per decreto, deve riportare in etichetta il solo nome della denominazione Garda. “Prevediamo di toccare in breve tempo i 20 milioni di bottiglie, tante quante sono all’incirca le presenze turistiche nel bacino gardesano”, annuncia Luciano Piona, presidente del Consorzio Garda Doc. “Lo Spumante Garda Doc si propone come tipologia centrale della denominazione che va a riunire, come denominatore comune, quei 7 milioni di bottiglie che sono già spumantizzate in zona sotto vario nome, puntando a una crescita ulteriore che ci permetta di essere sempre più presenti sui mercati esteri, utilizzando come trampolino di lancio le sponde del Benaco, meta di turisti da tutto il mondo e in particolare dalla Germania”. La superficie vitata di questa denominazione è pari a 31mila ettari, la maggior parte dei quali coltivati in provincia di Verona (27.889), con i rimanenti 3.211 ettari divisi tra le province di Mantova e Brescia. “La scelta del Consorzio è stata quella di valorizzare un brand già affermato, Garda, facendolo diventare un vino di successo, individuando nella tipologia spumante quella in grado di aggiungere altro valore economico e commerciale alle produzioni tradizionali delle dieci denominazioni”, chiosa Carlo Alberto Panont, direttore del Consorzio Garda Doc.

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