No al marchio Famiglie dell’Amarone d’arte: il Consorzio vini Valpolicella si rivolge al tribunale

San Pietro in Cariano (Vr) – È scontro aperto tra il Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella e le Famiglie dell’Amarone d’arte, 12 storiche aziende produttrici della nota Docg veneta. Come segnala il sito d’informazione WineNews, il Consorzio ha depositato, presso il tribunale delle imprese di Venezia, un’azione legale contro il tentativo dell’associazione di produttori di registrare il marchio, in sede comunitaria, all’Ufficio per l’armonizzazione del mercato interno. “Da oltre sei mesi abbiamo chiesto alle Famiglie di togliere il termine ‘Amarone’ dalla loro dicitura consortile anche in Italia, dopo aver chiesto un parere anche al Mipaaf. Ma non ci hanno mai risposto”, spiega al sito d’informazione il presidente del Consorzio della Valpolicella, Christian Marchesini. Che poi precisa: “D’altra parte per noi è evidente che sia un utilizzo irregolare. Nel disciplinare della Dop è scritto chiaro e tondo che è vietato qualsiasi termine laudativo accostato ad Amarone. Sia chiaro, non c’è niente di personale, […] ma è evidente che come Consorzio non possiamo far coesistere questa dicotomia tra un Amarone definito ‘d’arte’ e uno che non lo sarebbe”.
 Immediata la replica, come riportato sempre Winenews, di Marilisa Allegrini, che guida le Famiglie dell’Amarone d’arte: “Sulla questione legale non diciamo nulla, aspettiamo l’evoluzione delle cose. Posso solo dire che le 12 aziende delle Famiglie, l’Amarone lo producono da sempre: stiamo difendendo un prodotto che facciamo anche noi”.

Torna in cima