Milano – Si chiude uno degli ultimi capitoli giudiziari legati al crac della Parmalat nell’era Tanzi, come si legge oggi su Repubblica. La società, ora di proprietà di Lactalis, ha infatti siglato un accordo transattivo con Tetra Pak, “a integrale e definitiva tacitazione delle reciproche pretese derivanti dalla controversia”, recita un comunicato diramato ieri in tarda serata. Il colosso svedese del packaging, che da sempre le fornisce i ‘cartoni’ per il latte di Collecchio (Pr), ha infatti riconosciuto alla società emiliana – senza che ciò costituisca ammissione di responsabilità – un importo di 16 milioni di euro per chiudere l’azione revocatoria promossa nel lontano 2005. A quell’epoca Tetra Pak “era stata tirata in ballo dai pm in merito ad alcuni conti in Svizzera utilizzati dalla famiglia Tanzi per creare fondi neri con la liquidità stornata”, si legge sul quotidiano. “La Tetra Pak si sarebbe prestata secondo l’accusa a sovrafatturare parte dei suoi servizi per poi consentire di recuperare l’eccesso di liquidità una volta trasferita all’estero”.
