Parmalat/2: consegnato un avviso di garanzia al presidente Franco Tatò. L’azienda sottolinea la massima collaborazione

2013-01-22T12:46:40+02:0012 Dicembre 2012 - 11:22|Categorie: Mercato|Tag: |

Parma – A seguito delle perquisizioni avvenute ieri dalla Guardia di Finanza di Parma e dal Nucleo di polizia tributaria di Bologna presso le sedi di Parmalat, l’ufficio comunicazione del Gruppo alimentare ha sottolineato che invierà una nota al termine delle indagini sottolineando che “l’amministrazione sta collaborando con la magistratura con la massima disponibilità e tranquillità, consapevole della correttezza del proprio operato”. Secondo quanto riferito dai principali organi di stampa, prima di iniziare le perquisizioni e il sequestro di documenti, un avviso di garanzia sarebbe stato consegnato ieri, come da prassi, al presidente di Parmalat, Franco Tatò, all’amministratore delegato, Yvon Guerin, e al direttore generale operativo, Antonio Vanoli, oltre ai consiglieri Francesco Gatti, Marco Reboa e Antonio Sala. Non solo, le perquisizioni delle Fiamme Gialle avrebbero coinvolto, oltre alle sedi di Parmalat, anche la filiale italiana di Pricewaterhouse Coopers, Mediobanca – Banca Credito Finanziario e lo studio legale Durso Gatti e Bianchi. Imminente è stata la risposta dei vertici della filiale italiana di PricewaterhouseCoopers che, con un comunicato stampa diffuso ieri sera, ha sottolineato: “In merito alle notizie riportate oggi da alcuni organi di stampa in relazione alla vicenda Parmalat  –  Lactalis Usa, riguardante le perquisizioni da parte della Guardia di Finanza nella sede di PricewaterhouseCoopers, si precisa che PwC riveste il ruolo di revisore legale di Parmalat. Il coinvolgimento di PwC è pertanto limitato all’acquisizione, da parte della Guardia di Finanza, di documentazione pertinente la citata attività di revisione svolta sui bilanci di Parmalat”.

 

(ST)

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