Reggio Emilia – Nell’anno 2014, caratterizzato da forti insoddisfazioni per le quotazioni, sono cresciuti dell’1,7% i consumi del Parmigiano reggiano. Dopo un periodo biennale caratterizzato da una sostanziale stabilità (con una lieve tendenza alla flessione), il mercato interno ha registrato una domanda in rialzo con un picco significativo del +7% per quanto riguarda gli acquisti famigliari durante le festività. “Nel 2014 – spiega Giuseppe Alai, presidente del Consorzio – i prezzi medi al consumo sono scesi di oltre il 4%, con punte assai più rilevanti in vaste aree del Paese, incluse le zone di produzione e quelle che presentano i consumi tradizionalmente più elevati. Questo andamento – sottolinea Alai – è strettamente legato ad un aumento di offerta che, in quattro anni, si è concretizzata in crescita produttiva superiore al 10%. Ora la tendenza sembra essersi invertita, con un calo della produzione che a dicembre si è attestato all’1,1% ed è divenuto ancora più marcato a gennaio 2015, con un -2,5% allo stesso mese del 2014, dato che evidenzia i primi effetti delle difficoltà del comparto”. Tuttavia “contrariamente a quanto da alcune parti è stato rilevato e in controtendenza rispetto ad altri formaggi duri, le rilevazioni sulle famiglie e i dati relativi a tutti i canali di vendita indicano un buon andamento dei consumi interni per il Parmigiano Reggiano, che si associa ad una dinamica ancor più soddisfacente dell’export (+3,6%)”.
