Novi Ligure – La produzione di Pernigotti verrà esternalizzata “unicamente presso il territorio nazionale”. Dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento di Novi Ligure, la multinazionale turca Toksoz ha specificato: “Nel rispetto della storicità del brand Pernigotti e con l’obiettivo di mantenere la qualità distintiva dei propri prodotti, la società sta procedendo all’individuazione di partner industriali in Italia”, con l’obiettivo di “ricollocare il maggior numero possibile di dipendenti presso aziende operanti nel medesimo settore o terzisti”. Ma i sindacati insistono: “Il nostro obiettivo primario resta salvare lo stabilimento di Novi e tutelare il made in Italy”, ribadisce Tiziano Crocco (Uila). “Un successo l’abbiamo già ottenuto con la convocazione del tavolo di crisi al Mise, il 15 novembre”. Nel frattempo Pernigotti ha chiesto la Cassa integrazione (Cigs) per 100 dipendenti, dal 3 dicembre 2018 al 2 dicembre 2019. Questa sera a Novi Ligure si terrà il Consiglio comunale aperto sulla crisi Pernigotti e di oggi è anche l’interrogazione alla Commissione Ue, per conto dell’eurodeputata Tiziana Beghin (Efdd, Europa della libertà e della democrazia diretta), per sapere se la proprietà turca abbia beneficiato di fondi comunitari.
