Prosciutto di Parma: nel 2016 cresce la produzione (+2,8%), lieve calo del preaffettato (-0,9%)

2017-03-31T12:16:37+01:0031 Marzo 2017 - 12:16|Categorie: Mercato, Salumi|Tag: , , |

Parma – Il prosciutto di Parma chiude il 2016 con una produzione di 8.700.000 prosciutti, in crescita del 2,8% rispetto al 2015. L’Italia, si legge in una nota del Consorzio, si conferma il primo mercato con circa il 68% della produzione assorbita, mentre le esportazioni toccano i 2.757.000 prosciutti, con un aumento dell’1,2% circa, per un fatturato stimato di 280 milioni di euro. Continua l’ottimo trend di crescita sui mercati internazionali, nonostante una certa scarsità nell’offerta di prodotto e l’aumento dei prezzi, situazione che ha pesato soprattutto sulle vendite del prodotto in vaschetta. Per la prima volta, infatti, il preaffettato si mantiene invariato all’estero, favorendo quindi le esportazioni del prodotto intero, il cui incremento è in linea con i risultati degli anni precedenti. Guardando al dettaglio dei singoli Paesi, continuano a crescere gli Stati Uniti (+7%) che si confermano primo mercato estero di sbocco con 623mila prosciutti esportati, davanti a Francia (476mila, +4,7%) e Germania (468mila, +3%). Fra i mercati emergenti, bene la Cina e soprattutto il Brasile, dove il Parma è stato lanciato in grande stile da alcune catene distributive. Per quanto riguarda le vendite di Parma in vaschetta, il 2016 si è chiuso con un lieve calo (-0,9%) rispetto all’anno precedente a causa dell’andamento del mercato italiano. Stabili invece le esportazioni: primo mercato è il Regno Unito, con 1.877.000 vaschette, e anche la Germania ha registrato un trend di crescita importante (+7%). Nel medio periodo, bene anche Francia e Usa, e segnali incoraggianti da Brasile e Repubblica Ceca.

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