Ricatto alle aziende alimentari: lettere minatorie anche nel Nord Europa

2019-04-24T10:52:39+02:0024 Aprile 2019 - 10:51|Categorie: Mercato|Tag: |

Torino – Diventa internazionale il caso delle lettere estorsive contenenti polvere sospetta (leggi qui). La Repubblica di Torino, infatti, fa sapere che ad essere coinvolte non sono solo le aziende italiane (le piemontesi Lavazza, Vergnano, Ferrero e Balocco, oltre a Illy; mentre Barilla ha smentito di essere tra i destinatari), ma anche altre realtà del Nord Europa. Sempre a inizio aprile, infatti, è stata evacuata la sede di Findus a Malmo, in Svezia, dopo l’apertura di una busta da cui era uscita una polvere di origine sospetta. Sarebbero quattro, poi, le aziende colpite in Belgio: il produttore di biscotti West Flemish Jules Destrooper, la società del gelato IJsboerke, il colosso Continental Foods, che commercializza marchi come Devos- Lemmens e Royco, oltre a un’azienda del food con sede vicino a Bruxelles. Le lettere sono state inviate anche ad aziende nei Paesi Bassi, in Svizzera, Danimarca, Austria, Germania, Regno Unito e Svezia. Per questo le procure italiane potrebbero collaborare anche con le magistrature di altri paesi europei, con il sostegno dell’agenzia Eurojust, che ha sede a L’aia, in Olanda.

In foto: la sede di Eurojust a L’aia, in Olanda (Credit: Corné Bastiaansen, Rijksvastgoedbedrijf)

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