Riccardo Monti (Ice): “Non limitare il segno distintivo made in Italy solo ai prodotti Dop e Igp”

2014-11-18T18:33:35+02:0018 Novembre 2014 - 18:23|Categorie: Ice, Mercato|Tag: , , |

Roma – “Sarebbe sbagliato limitare il perimetro di copertura del segno distintivo made in Italy ai soli prodotti Dop e Igp”. Lo ha dichiarato oggi, nel corso di un’audizione informale, davanti alla Commissione agricoltura della Camera dei deputati, il presidente di Ice, Riccardo Monti (nella foto). “La nostra industria agroalimentare ha livelli diversi. Il prodotto Dop ha sicuramente un impatto importante, ma anche un’azienda privata come la Barilla, che porta ricchezza in Italia, dovrebbe poter usufruire di quel marchio. Non dobbiamo avere una visione limitante”. Monti ha fornito alcune informazioni più precise sullo stato di avanzamento del progetto: “Il segno distintivo made in Italy sarà pronto in primavera. Il Mipaaf sta ultimando i dettagli per predisporre la gara d’appalto per il progetto grafico”. Ha confermato, poi, che non si tratterà di un brand da apporre sui prodotti: “Sarà un segno distintivo che utilizzeremo per le campagne di promozione e che richiamerà immediatamente la qualità dei prodotti made in Italy. Investiremo molto su questo progetto”. L’iniziativa sarà rivolta in particolare alla grande distribuzione estera: “Deve essere necessariamente accettato e sposato dalla distribuzione estera. L’obiettivo è quello di avere degli spazi dedicati al prodotto italiano all’interno delle strutture distributive dei paesi target per il nostro export”.

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