Riso: produttori europei chiedono la revisione delle norme di importazione

2017-02-21T14:34:20+02:0021 Febbraio 2017 - 14:32|Categorie: Mercato, Pasta e riso|Tag: , , |

Milano – I Paesi europei produttori di riso (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Bulgaria e Ungheria) si sono incontrati il 20 febbraio a Milano per condividere una piattaforma comune che è stata presentata ai ministeri dell’Agricoltura dei rispettivi Paesi. Obiettivo finale è l’apertura di un tavolo con la Commissione europea per la revisione delle norme vigenti sull’importazione di riso dagli Stati extra comunitari. La produzione europea di riso ammonta a 1,8 milioni di tonnellate annue per un fatturato di circa 3 miliardi di euro all’anno. Oggi il consumo Ue di riso è coperto per il 50% da prodotto importato che per i 2/3 non paga i dazi di importazione. L’Italia è il maggior produttore europeo con i suoi 234mila ettari coltivati a riso, 4.265 aziende risicole, 100 industrie risiere per un fatturato annuo di 1 miliardo di euro. La filiera europea protesta contro l’abolizione dei dazi sull’importazione di riso dai Paesi meno avanzati – Pma (tra cui Cambogia e Myanmar) varata dalla Commissione europea nel 2009. La liberalizzazione ha portato a una grave riduzione della produzione europea di riso Indica, al calo delle quotazioni di mercato e “non ha certo favorito i produttori asiatici bensì le multinazionali asiatiche che sfruttano i Paesi più poveri aprendo in loco stabilimenti di trasformazione”, nota Paolo Carrà, presidente dell’Ente nazionale risi.

Nella foto: un’immagine scattata durante la conferenza dei produttori europei di riso

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