Istat, carni trasformate: nel 2013 cala la produzione zootecnica (-13,4%) per Dop, Igp e Stg. Ma crescono i trasformatori (+8,5%)

2014-09-18T15:38:14+02:0018 Settembre 2014 - 15:33|Categorie: Salumi|Tag: , , , , , , |

Roma – Secondo l’analisi diffusa oggi dall’Istat sui prodotti italiani che hanno ottenuto il riconoscimento Dop, Igp o Stg, nel caso del settore della preparazione di carni (prosciutti, insaccati, carne macellata e prodotti a base di carne bovina e suina), le specialità a denominazione sono 37 (21 Dop e 16 Igp), tutte attive nel 2013. Al 31 dicembre 2013 il settore, complessivamente in calo rispetto all’anno precedente, raggruppa 4.303 operatori, di cui 741 trasformatori con 1.080 impianti di lavorazione e 3.562 produttori, che gestiscono 4.614 allevamenti. Si registra una diminuzione sia dei produttori/allevatori (-310 unità, -8%), sia degli allevamenti (-711 strutture, -13,4%). Risultano in diminuzione anche le scrofe (-17%) e i posti ingrasso (-15,6%). A fronte del calo della produzione zootecnica, si riscontra però un incremento dei trasformatori (+58 unità, +8,5%) e degli impianti (+110 strutture, +11,3%). La quasi totalità dei produttori e relativi allevamenti è coinvolta nella produzione degli insaccati e dei prosciutti, mentre l’86,9% degli operatori è interessato anche alla carne di maiale macellata. Quanto alla distribuzione territoriale, nel Nord si concentra il 79,5% dei trasformatori e oltre il 90% dei produttori, degli allevamenti, delle scrofe e dei posti ingrasso. Le regioni con la maggior consistenza produttiva sono: Lombardia (1.453 allevatori e 1.947 allevamenti), Piemonte (774 e 969) ed Emilia-Romagna (572 e 799).

Torna in cima