Sequestro di latte in polvere, l’azienda si difende

2013-04-17T17:24:20+01:0017 Aprile 2013 - 17:24|Categorie: Formaggi|

Novara –  L’azienda accusata di produrre formaggi con latte in polvere, si difende. E dalle colonne di alcune testate della provincia di Novara, fa sapere che: “Il nostro formaggio è composto di latte fresco, sale e caglio. Non c’è traccia di latte in polvere nel nostro stabilimento”. La vicenda comincia con un controllo dei Nas, che si conclude con il sequestro di 2 quintali e mezzo di quello che i miltari definiscono ‘latte in polvere’. Il caseificio novarese, rappresentato dall’avvocato Celestino Corica, però, contesta le conclusioni dei Nas. Per l’azienda e il suo avvocato, come raccontato ieri da Alimentando.info, quello sequestrato non sarebbe, infatti, latte in polvere, bensì “terreno colturale anidro”, “esente da antibiotici” e solitamente utilizzato per ottenere “fermenti lattici a uso lattiero caseario”. Nella giornata di oggi, secondo quanto riporta il Corriere di Novara, l’avvocato Corica ha presentato al Riesame un’istanza di dissequestro del prodotto, dove spiega dettagliatamente cosa fosse il materiale prelevato lo scorso 10 aprile dai carabinieri. “Il prodotto sequestrato è composto da lattosio, proteine del latte, sali minerali ed estratto di lievito. Trattasi di sostanze (definite anche quali innesti anidri o lattoinnesti) assolutamente diverse dal latte in polvere, e che rappresentano il terreno di coltura che permette la proliferazione dei ceppi di microrganismi scelti, ai fini della successiva produzione di fermenti lattici. L’errata indicazione del materiale oggetto di sequestro da parte del personale del Nas Carabinieri di Torino, ha ingenerato una serie di gravi equivoci, che hanno portato a ritenere (cosa assolutamente ingiusta) che la Latteria Sociale di Cameri Società Cooperativa fabbricasse il proprio gorgonzola con latte in polvere”.

(AR)

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