Madrid (Spagna) – Secondo quanto pubblicato dal quotidiano elEconomista, riprendendo i dati dell’Observatorio Español del Mercado del Vino (Oemv), la Spagna sarebbe diventata il primo Paese esportatore di vino al mondo, davanti a Italia, Francia, Cile, Australia e Sudafrica. Tra il settembre 2013 e lo stesso mese del 2014, le cantine spagnole avrebbero venduto più di 2,1 miliardi di litri di vino, con un incremento del 19,9% rispetto all’anno precedente, mentre quelle nostrane, precedenti capofila, si sarebbero attestate appena oltre i 2 miliardi di litri (-1,7%). In concreto, però, andando a vedere quelli che sono i dati a valore, ben più rilevanti nell’export di quelli a volume, è la Francia a piazzarsi sul gradino più alto del podio, con oltre 7,6 miliardi di euro di ricavi. L’Italia, invece, registra entrate per oltre 5 miliardi di euro, mentre la Spagna si ferma soltanto a 2,5 miliardi di euro. “Si vende più vino spagnolo che mai all’estero e questo è certamente un dato positivo. Il problema, però, è che lo si vende a sempre meno e l’aumento nei volumi esportati non compensa il generale calo del valore”, ha commentato, non casualmente, Rafael del Rey, direttore dell’Oemv. Se si guardano, infatti, i dati relativi al prezzo per litro, capofila della classifica è ancora la Francia (una media di 5,3 euro), seguita da Nuova Zelanda (4,34 euro), Stati Uniti (2,69 euro), Portogallo (2,55 euro), Germania (2,51 euro) e Italia (2,5 euro). Molto male, invece, la Spagna, che proprio nell’ultimo anno ha visto crollare il prezzo del vino esportato da 1,43 a 1,16 euro al litro.
