New York (Usa) – “Siamo negli Usa già da una decina d’anni, e si tratta di un mercato estremamente interessante di cui, al momento, copriamo solo una piccolissima parte”, spiega Silvia Albiero, del caseificio omonimo. “Dapprima abbiamo lavorato con alcune aziende italiane e successivamente con alcuni importatori. Adesso ci stiamo concentrando soprattutto nello sviluppare i canali fine food e delicatessen, ma con un occhio particolare alla distribuzione moderna. La nostra strategia è orientata a proporre prodotti diversi da quelli commercializzati tradizionalmente. E il nostro prodotto di punta è il provolone stagionato otto mesi e oltre”.