SPECIALE TUTTOFOOD/ Pugliese: “Per essere un brand non bastano nome e cognome”

2013-07-03T15:54:12+02:0021 Maggio 2013 - 15:31|Categorie: Fiere|Tag: , , |

Milano – Francesco Pugliese (foto), direttore generale di Conad, ieri nella conferenza “Il canale moderno è ancora moderno?”, ha affrontato il tema della private label: “L’articolo 62 ha accelerato i processi perché ha favorito la concentrazione della distribuzione. Il che permette alle insegne di rispondere alle esigenze dei consumatori con la marca commerciale: realizzarla è possibile solo se si hanno masse critiche e volumi che lo consentano. Al contrario, per anni le industrie hanno goduto della frammentazione del retail”. Inevitabile quindi il confronto con altre piazze europee: “In altre nazioni l’offerta è minore e la presenza della marca commerciale più consistente. In Italia ci sono tanti marchi che però non sono marche. Per essere un brand, lo dico sempre, non basta un nome e un cognome”, ha incalzato Pugliese. Al che Mario Gasbarrino, amministratore delegato di Unes, ha sottolineato: “In un mondo che si sviluppa a clessidra non possiamo continuare a crescere a botte: ci sono aziende di distribuzione e produzione che non hanno più prospettive. Il segmento del mercato futuro sarà quello del low cost high value. Se un sistema distributivo non arriva a una quota della private label del 40-45% sarà arretrata”.

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