Striscia la notizia scopre in Inghilterra il kit per produrre “vino italiano”

2012-09-25T15:25:52+01:0025 Settembre 2012 - 15:25|Categorie: Vini|Tag: , , |

Milano – Un nuovo servizio di Striscia la notizia contro l’italian sounding agroalimentare è andato in onda ieri sera. Protagonista alcune delle più celebri produzioni vinicole italiane. Jimmy Ghione si reca in un punto vendita inglese specializzato nella vendita di kit per l’autoproduzione di vino. Sugli scaffali si trovano scatole contenenti del mosto e alcuni ingredienti in polvere che permettono di preparare in tre settimane “vino italiano”. Il packaging dei prodotti cita esplicitamente alcune delle nostre eccellenze vinicole: Chianti, Valpolicella, Barolo e Montepulciano, tutte produzioni a denominazione di origine e quindi protette a livello europeo. Secondo il negoziante, da ogni kit è possibile trarre circa 30 bottiglie, su cui apporre un’etichetta con il nome del prodotto, anch’essa presente nel kit. Che contiene addirittura segatura di legno per conferire al “vino” un sapore particolare. Il negoziante assicura, con anglosassone aplomb, che si tratta di una cosa assolutamente legale e che il mosto è originale, anche se sul pack compare chiaramente che i prodotti sono realizzati in Svezia o in Canada. Jimmy Ghione sottopone poi il kit a Roberto Manfredini, responsabile qualità di Coldiretti, che giustamente definisce la scoperta “sconvolgente e terrificante” e sottolinea come si tratti di un “furto nei confronti del nostro territorio. Il consumatore pensa di trovare la qualità dei nostri vini, acquista, invece, un prodotto di bassissimo livello e non compra più l’originale. Il fatturato del falso agroalimentare nel mondo ammonta a 50 miliardi di euro. Una cifra sottratta alle nostre aziende”. (PF)

Nella foto il kit per la produzione di “Barolo”

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