Roma - L'industria alimentare ritrova l'unità dopo la spaccatura del 2020. In quell'anno, infatti, Assalzoo, Assocarni e Italmopa non avevano firmato il rinnovo del contratto collettivo, siglato invece dalle altre 11 associazioni. Le tre 'ribelli', poi riunitesi in Federprima, rappresentano un giro d'affari di 25 miliardi e 35mila lavoratori, e intendono farsi carico delle istanze
Roma - Si è svolta questa mattina la conferenza stampa di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sul rinnovo del contratto collettivo. I tre segretari generali hanno ribadito che il contratto è uno, quello firmato il 31 luglio con le tre associazioni 'ribelli', ovvero Unionfood, Assobirra e Ancit. In particolare, il segretario della Flai
Roma - Tutte e 13 le associazioni che rappresentano i settori della trasformazione alimentare hanno negoziato e chiuso, ciascuna per sé, con le rappresentanze sindacali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, l'accordo per sanare la vacanza contrattuale sul 2020 (leggi qui). E ora si apprestano ad aprire i tavoli negoziali coi sindacati per le regole contrattuali
Roma - Dopo Unionfood, Ancit e Assobirra, che hanno sottoscritto il contratto ponte degli alimentaristi la scorsa settimana, ora anche Mineracqua, Assica, Assocarni, Unaitalia e Anicav trovano l'accordo per il medesimo contratto con Fai Cisl, Flai Cgil e Uila. L'intesa prevede un aumento pari a 21,43 euro per il 2020, la sospensione dello stato di
