Parigi (Francia) - Danone lascerà la Russia. La multinazionale francese trasferirà il controllo delle attività della divisione russa che si occupa di prodotti lattiero caseari e a base vegetale (Edp - essential dairy and plant-based products). Secondo la società, sarebbe la soluzione migliore per garantire la continuità del business locale nel lungo periodo: la cessione
Bruxelles (Belgio) – A oltre sette mesi dall’introduzione delle prime sanzioni Ue e di altri Paesi del blocco occidentale che limitano l’export di beni verso la Russia e la Bielorussia, sono operativi i controlli delle autorità europee nei confronti dei traffici, riscontrando sempre più violazioni delle sanzioni. Tutto ciò rende di fondamentale importanza per le
Roma - La Farnesina, in collaborazione con Confindustria e Agenzia Ice, ha messo a punto un progetto per identificare le principali materie prime e i semilavorati critici per l’industria nazionale, solitamente rifornite dai paesi oggetto del conflitto russo-ucraino, e di conseguenza individuare e mettere a disposizione delle imprese fonti di approvvigionamento alternative. “Grazie al coinvolgimento attivo della rete diplomatico-consolare”, si legge
Napoli – Presentati ieri, nel capoluogo campano, i dati contenuti nel 36esimo Rapporto Ice e nell’Annuario 2022 Istat-Ice. Nel 2021 l’export italiano ha toccato il valore record di 526 miliardi di euro, con un +18% tendenziale e con 44 miliardi di saldo attivo nella bilancia commerciale. Guardando ai primi sei mesi del 2022, la crescita
Mosca (Russia) – Fa discutere la decisione di Leffe, storico marchio brassicolo belga parte del gruppo Ab InBev, che ha annunciato l’apertura di sette birrifici sul territorio russo. Una scelta in controtendenza con la maggior parte delle altre aziende: la stessa Ab InBev, che di fatto fa capo a Leffe, aveva deciso di sospendere le
Mosca (Russia) – Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, il produttore russo di bevande Ochakovo avrebbe aumentato di 2,5 volte la capacità annuale di imbottigliamento delle sue bibite CoolCola, Fancy e Street per cercare di colmare il vuoto di mercato lasciato dai marchi occidentali, che già da alcuni mesi hanno lasciato il Paese in risposta all’invasione
Berlino (Germania) – Se la Russia dovesse tagliare completamente le forniture di gas, alla Germania restano riserve solo per due mesi e mezzo. A lanciare l’allarme è Klaus Muller, presidente della Federal Network Agency, l’authority di Berlino che regola i servizi pubblici. Un tempo non sufficiente a raggiungere la primavera, quando in Germania entreranno in
Mosca (Russia) – Con una nota ufficiale, rilasciata il 16 agosto, il produttore di cioccolato Lindt & Sprüngli ha annunciato il proprio ritiro dal mercato russo. La società aggiunge: “Supporteremo i nostri dipendenti in Russia e agiremo in conformità con le normative locali”. Decisione che arriva in seguito all’annuncio di marzo 2022, a pochi giorni
Mosca (Russia) - Il colosso olandese della birra Heineken sarebbe al lavoro per la vendita delle sue attività in Russia nella seconda metà del 2022. A renderlo noto è la stessa azienda, ripresa poi dall’agenzia Tass, che ha sottolineato come le operazioni di trasferimento delle attività commerciali siano tuttora in corso. Già lo scorso marzo
Kiev (Ucraina) – A qualche giorno di distanza dalla firma dell’accordo tra Russia e Ucraina (leggi qui), è finalmente salpata dal porto di Odessa la prima nave colma di cereali. Si tratta del primo carico partito dall’Ucraina, contenete circa 26mila tonnellate di mais, diretto al porto di Tripoli, in Libia. La nave dovrebbe giungere a
Istanbul – Sarà firmato oggi pomeriggio a Istanbul il primo accordo sull’esportazione di cereali dai porti dell’Ucraina attraverso i corridoi nel Mar Neo. Si tratta anche della prima intesa ufficiale raggiunta tra Mosca e Kiev dall’inizio della guerra, lo scorso 24 febbraio. L’annuncio del raggiunto accordo è stato dato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan,
Mosca (Russia) – È già polemica sui ristoranti ‘Vkousno i tochka’, che pochi giorni fa hanno aperto i battenti in Russia sostituendo gli ex McDonald’s (leggi qui). Motivo della diatriba sarebbe proprio il nome ‘Vkousno i tochka’ (Buono e basta), accusato di essere un’imitazione di ‘Yeda i tochka’ (Cibo e basta), catena di ristorazione pubblica
