Vicenda olio extra vergine: nuova ipotesi di reato. E l’Agcm avvia sette istruttorie

Roma – Non c’è pace per l’olio extra vergine d’oliva. Oltre alla frode in commercio, ci sarebbe anche il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, tra quelli individuati dalla procura di Torino. Che, in base a questi sviluppi, ha disposto il trasferimento dell'inchiesta a Firenze, Genova, Spoleto e Velletri. E oggi arriva

Olio che extravergine non è: sette aziende indagate per frode in commercio

Torino – Olio che extravergine non è, ma venduto come tale. Su questo indaga il pm Raffaele Guariniello, che ha iscritto i nomi dei responsabili legali di sette aziende nel registro degli indagati. Come riporta l’Ansa, l’accusa mossa è di frode in commercio. Tra i marchi coinvolti: Carapelli, Santa Sabina, Bertolli, Coricelli, Sasso, Primadonna, per il

ESTERI
Olio: Deoleo accetta l’offerta Cvc per il 21,35 delle azioni

Madrid - Il gruppo spagnolo Deoleo,  quotato alla Borsa spagnola e proprietario dei marchi Carapelli, Sasso e Bertolli, ha accolto l'offerta di acquisto del 21,3% delle azioni presentata dal fondo inglese Cvc Capital Partners per un valore totale di 439 milioni di euro. La quota detenuta salirà successivamente al 29% con la ricapitalizzazione.

2014-04-14T10:04:34+01:0014 Aprile 2014 - 10:04|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |
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