Ue: in crescita l’export lattiero caseario, a gennaio (+6,7%)

2018-03-27T14:44:35+01:0027 Marzo 2018 - 14:55|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , |

Milano – La produzione di latte nella Ue, in gennaio, è aumentata del 3,7% rispetto allo stesso mese del 2017, soprattutto a causa dei prezzi elevati pagati alla stalla. Secondo l’analisi di Assocaseari, l’aumento si è registrato in quasi tutti gli stati membri, principalmente in Germania (+5,2%), Francia (+3,9%), Polonia (+4,3%), Italia (+3,4%) e Irlanda (+1,5%). Pare che ora la produzione stia subendo un leggero rallentamento dovuto al clima freddo. Le esportazioni comunitarie di prodotti lattiero caseari, sempre a gennaio, sono aumentate del 6,7% in termini di valore rispetto all’anno precedente. Tale crescita non è aiutata dall’euro, che è forte, ma da una ripresa dell’economia mondiale. Le esportazioni di formaggi sono aumentate del l’1,7%, pari a 63.142 tons, a gennaio 2018 su gennaio 2017. Anche le esportazioni di burro sono aumentate del 32,9%, probabilmente a causa del calo dei prezzi del prodotto. I principali paesi importatori sono stati Usa (17,3%), Arabia Saudita (11,4%) e Turchia (6,9%), con notevoli aumenti registrati soprattutto in Arabia Saudita (+130%) e Turchia (+1.300%). A gennaio le esportazioni di Smp sono rimaste forti, con aumenti del 7,3% (62.736 tons). I principali importatori sono stati Algeria (22,6%) ed Egitto (6,8%). L’export di latte liquido è aumentato ancora, +12,3% pari a circa 56mila tons. Più del 40% di latte Uht è stato esportato in Cina, e l’8%, per la prima volta, verso la Siria. Quanto alle importazioni Ue di burro e formaggio, a gennaio, sono aumentate rispettivamente del 3,5% e del 10,4% (703 e 4.488 tons) rispetto al gennaio 2017. Il formaggio ha origine principalmente svizzera (88,4%), mentre il burro arriva in buona parte dalla Nuova Zelanda (59,9%). Infine, si segnala che per la prima volta la Turchia ha esportato formaggio nella Ue (1,4%) e che il 40% del burro importato proviene dall’Ucraina.

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