Washington (Usa) – La questione si era già presentata lo scorso anno, quando il Ttb (Alcohol and tobacco tax and trade bureau), aveva inserito la denominazione di alcuni vitigni italiani tra le varietà riportabili in etichetta, anche per le produzioni statunitensi. Secondo il Corriere vinicolo, ora la lista potrebbe allungarsi con altri nomi storici della viticoltura nostrana, come Ribolla gialla e Brachetto d’Aqui. Quest’ultimo, per altro, protagonista di una proficua (e onerosa) campagna promozionale oltre oceano. A rendere in un certo senso più fastidiosi i contorni della vicenda, il fatto che l’organismo, che si occupa della legislazione commerciale per la vendita degli alcolici negli Usa, lo scorso anno, prima della pubblicazione della lista aveva aperto una consultazione per accogliere eventuali osservazioni da parte degli interessati. Naturalmente i produttori italiani si erano fatti sentire, ma a quanto pare invano, visto che l’elenco aggiornato, oltre a confermare quelli già presenti, potrebbe allungarsi con nuovi nomi di vitigni italiani. (PF)
