Vale 54 miliardi di euro il mercato dei prodotti stranieri ‘Italian sounding’

2016-12-07T09:54:43+01:007 Dicembre 2016 - 09:53|Categorie: Mercato|Tag: , |

Roma – Il volume d’affari di prodotti agroalimentari esteri che richiamano nomi italiani (‘Italian sounding’) è di 54 miliardi di euro. Lo rivela un’indagine di Assocamerestero, l’associazione che riunisce le 78 Camere di commercio italiane all’estero (Ccie). L’analisi è stata condotta negli Stati Uniti, in Canada e in Messico; un’area che assorbe circa il 15% dell’export agroalimentare del nostro Paese. Diversi i parametri di cui ha tenuto conto l’indagine: canale di vendita, tipologia di prodotto, caratteristiche del packaging con il ricorso a colori e immagini che ricordano l’Italia, differenze di prezzo rispetto agli originali (i prodotti esteri costano in media il 30% in meno, con punte anche dell’80%). Sono stati considerati i seguenti alimenti: latticini, pasta, salse, prodotti a base di carne, aceto, olio, prodotti sott’olio e sott’aceto, prodotti da forno e vino. “Il giro d’affari dell’Italian Sounding ci dice che nel mondo esiste una forte domanda di Italia ancora da intercettare. Con questo progetto promosso dal ministero dello Sviluppo Economico, la rete delle Ccie sta lavorando proprio su questo aspetto, coinvolgendo in azioni di sensibilizzazione sulle caratteristiche e la qualità del prodotto autentico italiano consumatori e operatori del food dei mercati di primo riferimento per il nostro export al di fuori dell’UE”, ha affermato Gian Domenico Auricchio, presidente di Assocamerestero.

Torna in cima