Vendere online in Giappone: a Cibus 2016, l’agenzia Ita (ex Ice) spiega come in un incontro

2016-05-03T10:56:33+01:003 Maggio 2016 - 10:56|Categorie: Fiere, Mercato|Tag: , , , , , , |

Parma – L’agenzia Ita (ex Ice) presenterà a Cibus 2016, in scena a Parma dal 9 al 12 maggio prossimi, un’indagine sull’e-commerce dal titolo “Selling to Japan OnLine”, realizzata con l’obiettivo di favorire le vendite italiane di italian food & drink in Giappone tramite i siti di commercio elettronico. Il focus si configura come un manuale destinato alle Pmi di alimenti e bevande italiani sull’enorme potenziale del canale e-commerce e del mercato giapponese. In particolare, saranno fornite indicazioni su come accedervi. La presentazione dell’indagine avverrà mercoledì 11 maggio, presso la Sala del Consiglio – Palazzina uffici, alle ore 16. “I giapponesi stanno ora più che mai spostando i propri consumi e la propria spesa sui prodotti enogastronomici di qualità. Con un mercato così irresistibilmente gratificante a disposizione, la domanda chiaramente non è se entrare o meno in questo mercato allettante, ma come entrarvi. Oggi la risposta è chiara. Vendere direttamente ai consumatori giapponesi è un ottimo modo per entrare nel mercato. Se da un lato entrarvi passando attraverso partner locali è un’opzione consigliabile, molte delle imprese straniere di maggior successo in Giappone oggi lo fanno direttamente – e sono anche le più redditizie. Il mercato totale dell’e-commerce nel 2021 avrà un valore di 25mila miliardi di yen, equivalenti a 210 miliardi circa di euro, pari al 18% del fatturato retail”, sottolineano i responsabili di Ita (ex Ice) Tokyo.

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