Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: ribassi per il burro e la crema estera

2018-06-22T10:42:30+01:0025 Giugno 2018 - 09:00|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana, caratterizzata da mercati con andamenti piuttosto imprevisti. Proseguono i lievi ribassi del burro, cui si aggiunge il calo della crema estera, mentre quella nazionale risulta in aumento. Latte crudo stabile. In ribasso il latte in polvere per uso zootecnico, in ragione della vendita del latte in polvere giacente all’intervento. In aumento le quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Che mercati folli! Se, da un lato, vediamo i bollettini del burro in leggero ribasso, assistiamo anche a offerte di crema estera in notevolissimo calo. Merce tedesca che martedì veniva offerta a 2,82 euro/Kg, era ieri offerta a 2,75 euro/Kg e oggi addirittura a 2,65 euro/Kg. E poi questo ribasso della crema estera come si giustifica con una raccolta in diminuzione e un contenuto di grasso in calo? Con una produzione di formaggi sempre alta e una buona disponibilità di burro fresco? Tutti fattori, questi, che dovrebbero far supporre degli aumenti. La crema nazionale di qualità viene invece venduta a prezzi molto superiori, toccando punte addirittura di 2,95 euro/Kg. Latte crudo tedesco offerto agli stessi livelli della settimana scorsa, 0,43 euro/Kg franco arrivo, e latte nazionale venduto a prezzi che toccano punte fino a 0,40 euro/Kg.

– Come accennato prima, i bollettini del burro hanno fatto registrare una diminuzione di 0,10 euro del prezzo minimo a Kempten, oggi 6,00, mentre il massimo è rimasto invariato a 6,20 euro/Kg. Anche l’Olanda segna una diminuzione di 0,10 euro, oggi a 5,98 euro/Kg; la Francia segna una diminuzione di 0,08 euro, portandosi oggi a 6,20 euro/Kg. Si conferma la solita tendenza di bollettini abbastanza rapidi a risalire ma decisamente più lenti nello scendere. Oggi, infatti, le stesse offerte di burro tedesco sono più basse rispetto alle quotazioni dei bollettini. Si conferma comunque la disponibilità sul mercato di merce, anche fresca.

– Il bollettino del latte in polvere di Kempten ha segnato un invariato sulla merce per uso alimentare e un notevole ribasso su quella per uso zootecnico. L’Olanda fa segnare un ribasso sia sull’alimentare sia sullo zootecnico, ma un po’ più contenuto. La Francia (fantastica!) fa segnare un rialzo non indifferente per l’uso alimentare. Sul mercato del latte in polvere, al contrario che per il burro, è difficile trovare merce fresca. Questa, infatti, è destinata all’export, che per alcune latterie rappresenta circa il 50% della produzione, e l’export di polvere Ue continua a segnare dei notevoli rialzi. C’è poi merce di qualche mese ancora disponibile sul mercato. Chiaro il ribasso per il latte in polvere per l’uso zootecnico vista la grossa disponibilità di merce all’intervento acquistabile a prezzi decisamente inferiori a quelli di mercato. La notizia di oggi, infatti, è la vendita del latte in polvere giacente all’intervento. Questa settimana la Comunità ha ricevuto richieste per un totale di 39mila Tons circa di cui aggiudicate 23.500 Tons circa a un prezzo minimo di 1.195 euro/Tons. E’ da notarsi che il prezzo di vendita continua ad aumentare: la prima aggiudicazione è stata fatta a 1.050 euro/Tons, quella del mese scorso a 1.155 euro/Tons e quest’ultima a 1.195 euro/Tons, prezzi ben inferiori comunque ai prezzi di mercato. E’ anche da notarsi che il quantitativo aggiudicato questo mese è molto inferiore rispetto a quello di maggio, pari a 42mila Tons. Bisogna però tenere presente che la Commissione ha pensato di reintrodurre due aste al mese, anziché una come adesso, e questo potrebbe avere indotto i compratori ad acquistare quantitativi inferiori.

Siero in polvere: tre bollettini con orientamenti completamente differenti uno dall’altro. La Germania fa segnare un leggero rialzo per l’uso zootecnico, invariato invece per l’uso alimentare. Olanda stabile, Francia addirittura al ribasso. Chi ci capisce qualcosa è bravo. 

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in aumento: Cheddar a 3,35 euro/Kg, Edamer a 2,96 euro/Kg, Gouda a 3,00 euro/Kg ed Emmentaler a 4,29 euro/Kg. Sui bollettini nazionali è  soltanto calato di 0,15 euro il Pecorino Romano a Milano, che si porta a 7,15-7,35 euro/Kg.

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