L’INCHIESTA
Che fine ha fatto il progetto Mercato italiano?

2012-07-02T17:13:20+01:002 Luglio 2012 - 17:13|Categorie: Retail|Tag: , |

Biella – 300 punti vendita entro il 2013. E un primo store aperto a Chiavazza, frazione di Biella, con l’insegna Mercato Biellese. Un’autentica rivoluzione per la Gdo. Correva il mese di aprile dell’anno 2011. In redazione arriva una corposa documentazione. 36 pagine in cui si parla di una nuova insegna, o meglio di un nuovo progetto di retail, che prende le mosse da Chiavazza, frazione di Biella. “Il mercato italiano. Un progetto” è il titolo della brochure di presentazione. Progetti Futuri Spa è il nome dell’azienda milanese che lo propone. “Il frutto di questa innovazione si può così riassumere: più qualità a minor prezzo”, si legge nel documento. Dove viene illustrato anche il nuovo layout dei singoli punti vendita, che si richiama all’idea del mercato rionale, con scaffalature basse, zone dedicate all’assaggio dei prodotti e massima visibilità ai freschissimi (foto). Negli stessi giorni riceviamo diverse telefonate da aziende del biellese. Raccontano di richieste di incontri per la presentazione di questa nuova insegna da parte dei responsabili del progetto. La novità suscita, ovviamente, qualche perplessità. Ma a garanzia della bontà del loro progetto, in via confidenziale, i responsabili fanno il nome di un operatore, Autogrill, leader nei servizi di ristorazione e retail per chi viaggia, che sarebbe promotore dell’iniziativa. Oggi, di Mercato italiano, il grande progetto che avrebbe dovuto cambiare il volto della distribuzione in Italia e i rapporti di forza tra retail e imprese, non resta nulla. Nessuna traccia dei 300 punti vendita, nessuna traccia dei responsabili, nessuno store aperto con l’insegna Mercato Italiano.

L’INCHIESTA COMPLETA VERRA’ PUBBLICATA SUL NUMERO di LUGLIO/AGOSTO DI SALUMI&CONSUMI E FORMAGGI&CONSUMI

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