Commercio specializzato in Italia: fatturato 2024 a quota 435 miliardi di euro

2025-11-07T16:13:44+01:007 Novembre 2025 - 16:11|Categorie: Retail|Tag: , , , , , |

Milano – Le 429mila imprese del settore retail specializzato in Italia – il commercio che va dal piccolo negozio del centro urbano al grande centro commerciale – hanno chiuso il 2024 con una crescita del fatturato complessivo del 4% a 435 miliardi di euro. Considerando anche l’apporto della manifattura attivata dal settore, la filiera estesa del retail specializzato sostiene la generazione di 295 mld di euro di valore aggiunto totale pari al 15% del Pil nazionale. Questi sono i dati presentati da Teha nella quinta edizione del Rapporto Strategico della Community Retail 5.0, Think Tank multistakeholder per l’elaborazione di scenari, strategie e politiche per il retail specializzato in Italia. Che ha evidenziato un incremento dell’occupazione dell’1,3% a 1,5 milioni di occupati facendo oggi del retail specializzato il primo datore di lavoro privato in Italia.

Nel triennio 2026-2028 sono attese oltre 270mila assunzioni ma l’86% dei retailer segnala difficoltà nel reperire personale con competenze adeguate: tra le principali cause orari ritenuti impegnativi (58%) e politiche di welfare aziendale ancora insufficienti secondo oltre il 20% degli intervistati da Teha.

Il retail specializzato, secondo lo studio, è il primo settore in Italia per ammontare di investimenti privati, con 17,4 miliardi di euro nel 2024, pari all’11,5% del totale nazionale. Negli ultimi 10 anni la filiera ha accresciuto la propria capacità di investimento del +9,7% annuo, ma senza raggiungere i livelli di investimento in AI e tecnologia del resto del mondo. Il 68% dei retailer italiani infatti presenta un’‘intensità digitale’ di base, mentre solo il 4,3% raggiunge un livello ‘molto alto’ contro il 9,8% della Spagna e il 7,6% della Germania. L’Italia del retail, terzultima in Europa per integrazione tecnologica, registra un tasso di crescita più basso degli investimenti in IA mentre a livello globale è destinato a crescere di otto volte tra il 2020 e il 2028, passando da 3,8 miliardi a 31,2 miliardi di dollari.

“L’IA”, ha sottolineato Benedetta Brioschi, partner Teha e responsabile food&retail nell’ambito del Forum 2025 della Community Retail 5.0, “nel retail specializzato italiano è oggi applicata soprattutto a marketing e vendite (65,1%) e logistica (30,6%). Restano invece molto limitati gli impieghi nei processi produttivi (5,8%), in ricerca e sviluppo (5,5%) e in sicurezza Ict (10,6%), tutti al di sotto della media italiana”.

 

 

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