Esselunga: punti vendita chiusi in segno di lutto per la scomparsa di Bernardo Caprotti

2016-10-03T09:27:28+01:003 Ottobre 2016 - 09:27|Categorie: Retail|Tag: , , , |

Milano – Resteranno chiusi tutta la mattina di lunedì 3 ottobre, in segno di lutto per la morte del fondatore, Bernardo Caprotti, i 149 punti vendita Esselunga in Italia. Sempre questa mattina si svolgeranno, in forma strettamente privata, i funerali dell’imprenditore, scomparso venerdì sera all’età di 90 anni. Caprotti, fondatore e amministratore di Esselunga, Gruppo da 6,8 miliardi di euro di fatturato, lascia la moglie, Giuliana Albera, e sua figlia, Marina Sylvia, oltre ai due figli di primo letto, ossia Giuseppe e Violetta, con i quali aveva ingaggiato un’aspra battaglia legale per il controllo della società. Nato a Milano il 7 ottobre 1925 da una famiglia di imprenditori tessili, Caprotti fonda insieme ad altri soci, nel 1957, la Supermaket Italiani Spa e apre il primo supermercato italiano a Milano, in viale Regina Giovanna. I 22mila dipendenti dell’insegna, che in questi giorni hanno espresso il loro cordoglio, anche attraverso i social network, hanno ricevuto in queste ore una lettera firmata dal presidente, Vincenzo Mariconda, e dall’Ad Carlo Salza. “Ci ha lasciato il nostro fondatore, la nostra guida, il nostro ispiratore”, comunicano i due manager. Che sulla figura di Caprotti scrivono: “con la sua presenza quotidiana ci è stato costantemente vicino, soffrendo e gioendo con ciascuno di noi e facendo sue le nostre personali vicende”. Sul sito internet di Esselunga sono riportate queste brevi parole: “Commossi e costernati dobbiamo comunicare che il nostro fondatore dottor Bernardo Caprotti ci ha lasciato”.

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