Genova – Luca Gattiglia, direttore generale di Sogegross (1,164 miliardi di euro di fatturato nel 2024, in crescita del 2,78%), dichiara all’Economia del Corriere: “Stiamo cercando di ricompattare alcuni settori per ottimizzare le sinergie. La logistica, parlando di sfide, è l’aspetto più evidente: abbiamo 11 piattaforme distributive e cinque regioni da servire. Senza tralasciare le complessità che un territorio ligure può presentare quando si parla di trasporti e collegamenti”.
Sogegross distribuisce in Liguria (in cui sono primi operatori per quanto riguarda il canale discount, secondi per il canale super), Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e anche in Valle d’Aosta. Le quattro insegne sono Basko (supermercati), Ekom (discount), GrosMarket (Cash&Carry) e Doro (superette e negozi di prossimità).
“Quello che abbiamo notato negli ultimi anni è una grande incertezza generale“, prosegue Gattiglia, “il potere d’acquisto è cambiato e l’inflazione ci ha costretti più volte a cambiare le nostre stime sul budget. Inflazione che non sempre si può (o si vuole) scaricare sui clienti: la nostra è anche una responsabilità sociale, non possiamo deprimere i consumi, anche perché già notiamo un atteggiamento difensivo dei consumatori. Forti dei nostri quattro canali abbiamo notato che è cambiato il modello di acquisto per cui si tende a fare la spesa più volte durante la settimana scegliendo prodotti a minor costo, affidandosi magari alla private label. Abbiamo notato un incremento delle vendite nel canale discount, sebbene, in momenti di incertezza, sia il modello che per primo va in crisi”.
Il piano di investimenti 2025-28 prevede uno stanziamento di 200 milioni: “Le risorse saranno destinate principalmente a tre direttrici strategiche: nuove aperture, almeno 30, riqualificazione e potenziamento della rete di vendita esistente e implementazione di nuovi piani logistici. Abbiamo in previsione di aprire un nuovo centro logistico a Genova Bolzaneto, un centro molto importante per noi che coprirà una superficie di circa 27mila chilometri quadrati, dai 12 mila attuali, propedeutico proprio alle nuove aperture previste”.