Il progetto degli ex dipendenti Perugina per scongiurare gli esuberi

2017-12-14T10:46:31+02:0011 Dicembre 2017 - 09:24|Categorie: Dolci&Salati|Tag: , |

Roma – I dipendenti Perugina non si arrendono. Con la collaborazione del deputato Movimento 5 Stelle, Tiziana Ciprini, una delegazione di ex lavoratori e manager dello stabilimento di San Sisto ha presentato, lo scorso 4 dicembre, un nuovo progetto al viceministro per lo Sviluppo economico, Teresa Bellanova. L’obiettivo è costituire una cooperativa di produzione con il meccanismo chiamato Workers buy out (operazione di acquisto di una società realizzato dai dipendenti stessi) per salvare i posti di lavoro e scongiurare gli esuberi annunciati dalla Nestlè. Gli ex dirigenti diventerebbero i tutor dei lavoratori licenziati, che costituirebbero una cooperativa e ricomincerebbero a produrre gli storici dolcetti Perugina: “Noi abbiamo il know how per insegnare ai giovani e la cooperativa recupererebbe gli esuberi: insieme faremmo rinascere un’azienda di cioccolatini ad altissima qualità”. Il progetto prevede infatti il recupero di prodotti storici – tra cui Flipper, Cinzia, Tenerelli, Castagne di Bosco – ancora nei ricordi di molti italiani. Francesco Falcinelli, in qualità di portavoce dei dipendenti, ha dichiarato al termine dell’incontro al Mise: “Il viceministro ha un giudizio molto positivo sul progetto ed è per questo che si impegnerà in prima persona per favorire un incontro con noi, le istituzioni e i vertici di Nestlè-Perugina per approfondire il progetto e capire se c’è la disponibilità della multinazionale”. Nestlé dovrebbe concedere, oltre all’uso del marchio Perugina, anche l’impiego di parte dei macchinari di San Sisto ormai spenti da anni.

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