Milano – Arriva la sentenza di primo grado nell’ambito dell’inchiesta su presunte infiltrazioni mafiose in appalti di Lidl e Securpolice, società che si occupava di servizi di vigilanza privata proprio per il Palazzo di Giustizia. I condannati per associazione a delinquere sono imprenditori che avevano assicurato il contratto di Securpolice e personale per gli allestimenti Lidl. Tra questi: Alessandro Fazio, ex titolare della società di vigilanza, (otto anni e sei mesi); il fratello Nicola, contitolare dell’azienda (cinque anni e sei mesi); Emanuele Micelotta e Giacomo Politi (sette anni); Luigi Alecci (16 anni e quattro mesi). L’unico imputato assolto con formula piena è l’ex dipendente Lidl Simone Suriano, “per non aver commesso il fatto”. In gennaio è attesa la sentenza per un’altra imputazione che lo riguarda. Un nota bene finale: l’amministrazione giudiziaria di quattro direzioni generali Lidl, decisa un anno e mezzo fa, è stata revocata dopo cinque mesi. E la catena, in tutta questa vicenda, è parte lesa.
Lidl e Securpolice: sette condanne per appalti
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