Roma – 7,6 miliardi di euro: a tanto ammonta nel 2023 il contributo al Pil italiano generato da Lidl. Equivalenti a circa lo 0,4% del Pil del Paese. Sono circa 780, ad oggi, i punti vendita presenti sul territorio nazionale e dal punto di vista occupazionale, nel 2023, al personale impiegato direttamente da Lidl (circa 23mila persone) si sommano gli occupati indiretti e indotti, generati dall’attivazione delle filiere produttive collegate per un totale di 99.252 posti di lavoro complessivamente generati (+5.500 rispetto al 2022).
Questo è il quadro che emerge dallo studio ‘Bilancio di impatto socio-economico di Lidl in Italia’ realizzato da Teha Group e presentato oggi presso il Ministero delle imprese e del made in Italy. Sempre nel 2023, l’azienda ha registrato ricavi pari a 7,2 miliardi di euro, a testimonianza di un percorso di crescita costante che, nell’ultimo decennio, ha fatto segnare un Cagr del +8,7%. In questo scenario, negli ultimi cinque anni, Lidl ha investito in Italia oltre 2,1 miliardi, destinati principalmente all’apertura di nuovi punti vendita e centri logistici, oltre che al rinnovamento e alla modernizzazione delle strutture esistenti.
Massimiliano Silvestri, presidente Lidl Italia, ha commentato: “L’impatto raggiunto da Lidl sul sistema socio-economico del Paese è il risultato di un percorso che parte da lontano, fatto di importanti investimenti e di un incredibile lavoro di squadra. Dietro ad ogni numero, infatti, c’è sempre un intreccio di numeri, persone, territorio e comunità dove ogni azione che intraprendiamo è un passo in più per costruire un futuro di crescita per tutti”. Gli ha fatto eco Emiliano Briante, partner Teha Group: “Lidl si configura come un importante traino per la propria filiera: i fornitori di lungo periodo dell’insegna hanno registrato una crescita del 30,4% in termini di ricavi e del 24,2% in termini di valore aggiunto tra il 2019 e il 2023, il doppio rispetto alle aziende comparabili”.