Vicenza – “Responsabile (assieme ad altri) di una gestione censurabile”, così viene giudicato Gianni Zonin, ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, nell’Atto – depositato mercoledì – con cui la banca concretizza l’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici. Zonin, alla guida della Pop per 20 anni, aveva affermato ai pm di non essere a conoscenza delle irregolarità sul capitale finanziato (oltre 1 miliardo di euro, quantificati al momento, prestati ai soci per sottoscrivere azioni). Nel documento presentato dal nuovo Cda, invece, Zonin viene giudicato “il vero e proprio dominus della banca”, colui che “indirizzava la volontà del Cda” e difendeva “una governance inadeguata e fallimentare”. Una tesi sostenuta anche dall’avvocato Fabio Pinelli, difensore dell’ex direttore generale di Bpvi, Samuele Sorato, interrogato ieri per sei ore dalla Procura di Vicenza. La linea di difesa adottata dall’avvocato, infatti, consiste nel sostenere che le decisioni cruciali, in particolare se e a chi dare credito, erano in capo al consiglio di amministrazione, guidato proprio da Zonin.
Pop Vicenza: Zonin “il vero e proprio dominus” della banca
Irene2017-04-07T11:27:51+02:007 Aprile 2017 - 11:26|Categorie: Mercato|Tag: banca popolare vicenza, Fabio Pinelli, Gianni Zonin, pop vicenza, Samuele Sorato|
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