Acquisizione Conad-Auchan: la preoccupazione dei sindacati dopo l’incontro al Mise

2019-05-28T16:05:33+02:0028 Maggio 2019 - 16:05|Categorie: Retail|Tag: , , , |

Roma – Nessuna novità sul fronte occupazionale dopo il tavolo di oggi al Mise sull’acquisizione di Auchan Retail Italia da parte di Bdc, newco costituita per il 51% da Conad e per il restante 49% dal finanziere Raffaele Mincione. All’incontro, coordinato da Giorgio Sorial, vice capo di gabinetto del ministro Di Maio, hanno partecipato i dirigenti di Auchan, Sma e Conad, il segretario generale dell’associazione Ancd e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uilltucs, mentre oltre 300 lavoratori hanno preso parte al presidio organizzato davanti al dicastero. I rappresentanti di Conad hanno riferito che l’acquisizione riguarderebbe 246 supermercati più 46 ipermercati del gruppo francese, con circa 18mila lavoratori coinvolti. Da quanto si apprende, Conad non ha definito in maniera chiara chi gestirà i negozi. I sindacati hanno poi sollecitato la definizione di una nuova data di incontro finalizzato a fare chiarezza sulla portata dell’operazione, al perimetro commerciale impattato e, non da ultimo, al piano industriale e degli investimenti. Il Mise ha convocato le parti per il 20 giugno e le sigle sindacali hanno anche richiesto la partecipazione anche dei rappresentanti del Gruppo Arena, interessato a rilevare i 33 punti vendita Sma siciliani. Il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice ha espresso “preoccupazione sulla tenuta dei livelli occupazionali” con particolare riferimento agli 800 impiegati addetti alle funzioni centrali e anche in ordine “al modello organizzativo che Conad adotta all’interno delle realtà commerciali, estremamente semplificate rispetto alla struttura degli ipermercati francesi”. Dell’Orefice ha espresso apprensione anche per gli effetti collaterali della cessione sulla rete dei 1.300 punti vendita affiliati Simply e Sma e sul futuro dei circa 6.500 addetti coinvolti.

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