Reddito di cittadinanza, arriva il decreto attuativo: ecco cosa non si potrà comprare

2019-05-28T16:36:15+01:0028 Maggio 2019 - 16:16|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , , |


Roma – Il tanto atteso decreto attuativo sulla card del reddito di cittadinanza, chiamato a stabilire i beni acquistabili e quelli no, è stato pubblicato in questi minuti sul sito del ministro del Lavoro. Firmato il 19 aprile dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, e da quello delle Finanze, Giovanni Tria, e richiesto a gran voce dagli utenti e dalle associazioni di categoria del commercio, il testo è rimasto nel cassetto fino ad oggi, per superare la boa delle elezioni europee. Nel decreto viene specificato che “attraverso la carta Rdc possono essere soddisfatte, oltre alle esigenze previste per la Carta acquisti, tutte le altre esigenze dei beneficiari medesimi”, ad eccezione di alcuni beni e servizi, chiaramente specificati. Ovvero: giochi che prevedono vincite in denaro; acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali; armi; materiale pornografico e beni e servizi per adulti; servizi finanziari e creditizi; servizi di trasferimento di denaro; servizi assicurativi; articoli di gioielleria e pellicceria; acquisti presso gallerie d’arte e affini e in club privati. Restano confermati, come già nel decreto istitutivo del reddito di cittadinanza, i divieti per gli acquisti on line (ma si potrà usare il click&collect, ovvero la prenotazione di beni sul web e il ritiro nel punto vendita) e quelli effettuati all’estero. Di fatto, tutti i beni, salvo quelli espressamente indicati, potranno essere acquistati. Nessun controllo viene richiesto all’operatore commerciale e nessun punto vendita è inibito dall’accettazione della card, tranne quelli adibiti a vendita e servizi espressamente vietati, disabilitati dal gestore del servizio attraverso i ‘merchant category code’. La responsabilità circa l’utilizzo è insomma personale e anche gli acquisti impropri non comporteranno la revoca della misura di sostegno al reddito. Il testo accoglie totalmente gli appelli lanciati in queste settimane per una maggior chiarezza e, sopratutto, per l’allargamento dei beni di cui è consentito l’acquisto, inizialmente limitati agli alimentari e ai farmaci. Come nel caso degli elettrodomestici, di cui sembrava vietato totalmente l’acquisto, generando così non pochi problemi ai possessori della card e ai negozi di elettronica di consumo. Che fino ad oggi, su suggerimento di Aires, l’associazione di categoria che li rappresenta, avevano scelto di non accettare la card in attesa di maggior chiarezza. Nulla cambia invece circa il prelievo in contanti (100 euro al mese) e il pagamento di affitti e mutui, che erano già ammessi.

Torna in cima