Bardolino (Vr) – Ha preso avvio il 12 settembre la vendemmia nell’area Doc Bardolino. In anticipo di una decina di giorni rispetto al consueto, al termine di una stagione che, anche a Bardolino, è stata caratterizzata da un andamento climatico anomalo. Le uve, annuncia con una nota il Consorzio di tutela della Doc veneta, si presentano sane e con considerevoli tenori zuccherini. Da segnalare come la raccolta 2017 rappresenterà l’ultima vendemmia condotta secondo il vecchio disciplinare, prima della revisione che introdurrà le tre sottozone storiche: La Rocca, Montebaldo e Sommacampagna. Dal 2018 i produttori potranno scegliere se continuare a produrre Bardolino Doc oppure se rivendicare la sottozona, nella quale la resa massima consentita sarà di 100 quintali per ettaro (rispetto ai 120 della Doc) e il vino ottenuto potrà essere commercializzato non prima del settembre successivo alla vendemmia. “Il nuovo disciplinare ci riporta al Bardolino delle origini”, sottolinea Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio Bardolino Doc. “Ci riporta cioè a quelle etichette che all’epoca si trovavano nelle carte vini dei Grand Hotel di mezza Europa accanto ai grandi vini di Borgogna”.
In foto, Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio Bardolino Doc.