Bilancio 2015–2016 positivo per Collis Veneto Wine Group: fatturato cresciuto del 4%

2016-11-21T14:56:51+02:0021 Novembre 2016 - 14:56|Categorie: Vini|Tag: , , , , |

Monteforte d’Alpone (Vr) – Un bilancio 2015–2016 importante quello approvato da parte dell’assemblea dei soci Collis Veneto Wine Group lo scorso 9 novembre. A conferma della positività di una stagione vendemmiale eccezionale e della capacità del Gruppo Collis di competere sui mercati nazionali ed esteri. Il fatturato d’esercizio ha raggiunto gli 82,8 milioni di euro, crescendo del +4% rispetto allo scorso esercizio, mentre 65,3 milioni di euro rappresentano la valorizzazione dei conferimenti dei soci, con un incremento di oltre il 30% rispetto alla vendemmia precedente. In particolar evidenza il margine operativo lordo (Ebidta), pari a 4,8 milioni, mentre l’utile netto cresce del 25,7% e si attesta a 1.278.606 euro. Le vendite alle aziende partecipate del Gruppo – Cantine Riondo, Casa vinicola Sartori, Cielo e Terra – rappresentano il 39% del fatturato, cui seguono con il 38% le vendite ai principali imbottigliatori del territorio nazionale. Il giro d’affari prodotto dai 30 wineshop aziendali, riuniti nel marchio Cantina Veneta, costituiscono il 12%, mentre il restante 11% è rappresentato dalla vendita diretta all’estero. Realizzati investimenti pari a 2,2 milioni di euro, per il potenziamento degli impianti di refrigerazione e stabilizzazione dei vini, l’acquisto di nuove botti in legno per l’affinamento, e il trattamento dei reflui e della depurazione delle acque. Il bilancio consolidato di Collis Riondo, relativo quindi all’attività del consorzio Collis insieme alla controllata al 100% Cantine Riondo, riporta un fatturato di 106,5 milioni di euro (+2,6% rispetto al 2015). “I valori e le risorse del nostro mondo cooperativo hanno saputo raggiungere obiettivi importanti”, sottolinea Giancarlo Lechthaler, direttore generale Collis. “Collocare adeguatamente la produzione dei nostri 2.500 soci, grazie alla capacità di penetrazione del marchio Riondo rispetto a una vasta e selezionata clientela di retailer internazionali, specie negli Stati Uniti e nei paesi scandinavi, è il nostro scopo fondativo. Certo, l’annata 2015 ha risposto generosamente alle complessità della precedente vendemmia, ma sappiamo pure che il mercato non fa sconti a nessuno”.

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