Consorzio Vino Chianti: nei primi nove mesi del 2019, 15.600 violazioni e frodi ai danni del marchio

2019-10-24T16:08:24+01:0022 Ottobre 2019 - 10:56|Categorie: Vini|Tag: , , , |

Firenze – Consorzio Vino Chianti sempre più vigile contro contraffazioni e frodi. Nei primi nove mesi del 2019 si è ulteriormente intensificata l’attività di monitoraggio continuativa a tutela delle aziende e della reputazione del marchio che in quasi due anni ha già dato buoni frutti. Da gennaio a settembre, i cacciatori di Griffeshield, azienda specializzata in nuove tecnologie informatiche, hanno individuato oltre 15.600 minacce e ne hanno rimosse 10.700. Si è trattato per la gran parte di violazioni del marchio Chianti, ma anche di vendita di vini o etichette contraffatti. Con la forma principale di frode rappresentata dai cosiddetti wine kit, ovvero preparati chimici in polvere per fare il vino in casa al costo di un euro a bottiglia: individuate e rimosse ben 6mila violazioni. Tra le attività perseguite, anche più di 3mila casi di concorrenza sleale, cioè di Chianti falso spacciato per vero, e poco meno di 2mila commercializzazioni di etichette contraffatte. “Nel 2019 le violazioni individuate sono state un terzo rispetto all’anno precedente”, spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi. “Un netto calo, segno che il lavoro funziona. Ma è un dato che non ci permette di rilassarci: il lavoro di tutela del nostro brand e delle nostre aziende deve continuare in modo serrato e determinato perché i danni che queste truffe provocano sono milionari”.

In foto, il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi.

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