Crisi Ferrarini: la preoccupazione dei sindacati

2018-12-21T18:30:13+01:0021 Dicembre 2018 - 18:28|Categorie: Salumi|Tag: , |

Reggio Emilia – Dopo le notizie di questi giorni sul rinvio del piano industriale del gruppo Ferrarini (leggi qui e qui), le rappresentanze sindacali hanno incontrato la proprietà ieri, presso la sede di Confindustria di Reggio Emilia. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno espresso preoccupazione per il futuro del gruppo ribadendo che: “La scelta deve tenere in considerazione la continuità produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali”. I sindacati hanno inoltre sottolineato: “Abbiamo bisogno di vedere fatti concreti, come l’incremento dei volume sul territorio di Lecco e Langhirano, la prima per riaffermare le proprie potenzialità produttive, la seconda per il mantenimento del sito che può proseguire solo a fronte dell’incremento di prodotto certificate”. In più, “lo stabilimento di Reggio Emilia non può continuare ad essere il solo motore del gruppo”. Le organizzazioni hanno chiesto un altro incontro entro il mese di gennaio.

Di seguito il comunicato integrale:

COMUNICATO

FERRARINI- VISMARA

Il  giorno giovedì 20 dicembre 2018, presso la sede di Confindustria Reggio Emilia con la presenza delle Confindustria di Lecco e di Parma, I  Commissari disignati dal Tribunale, dal Commercialista Dottor M.Bagni designato dal Gruppo, dalla Dott.ssa A.Giovannelli dell’Ufficio del Personale e le Strutture Nazionale, Territoriali di Fai Flai e delle RSU di Ferrarini e Vismara, le strutture territoriali  e nazionali di Fai Flai Uila.

L’incontro è stato richiesto dalle organizzazioni sindacali al fine di monitorare lo stato di avanzamento del piano concordatario.

Fai Flai e Uila hanno chiesto chiarimenti in merito alle notizie apparse sulla stampa in questi giorni riguardanti il gruppo. L’azienda ha risposto che le trattative in atto richiedono la massima riservatezza e pertanto le notizie uscite sui giornali non hanno alcuna fondatezza.

L’azienda ha motivato  la richiesta di proroga del concordato affermando di avere la necessità di utilizzare tutto il tempo concesso dalle norme di legge per preparare un piano concordatario il più soddisfacente possibile, sia per soddisfare le esigenze dei creditori, sia per salvaguardare l’attività industriale,  alla data odierna non c’è nulla di vincolante sulle scelte che ci saranno, ma queste si vorrebbe che non prescindessero da una continuità industriale con il mantenimento della filiera.

Vi sono, infatti, contatti con soggetti imprenditoriali interessati nel continuare a far crescere il settore ed il marchio, ma  le offerte sul gruppo potrebbero essere anche di fondi di investimento, pertanto la decisione del Tribunale sarà quella che darà il parere definitivo.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che la scelta deve tenere in considerazione la continuità produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali, che abbiamo bisogno di vedere fatti concreti, come l’incremento dei volume sul territorio di Lecco e Langhirano, la prima per riaffermare le proprie potenzialità produttive , la seconda per il mantenimento del sito che può proseguire solo a fronte dell’incremento di prodotto certificate.

Si è affermato anche che lo stabilimento di Reggio Emilia non può continuare ad essere il solo motore del gruppo.

E’ stato richiesto incontro entro il mese di gennaio auspicando che l’azienda si presenti con un piano definito e con la concretizzazione di quanto richiesto, diversamente le organizzazioni sindacali si riterranno libere di dare vita alle iniziative opportune.

           FAI CISL                                    FLAI CGIL                                 UILA UIL

A. Cornelli – A. Anselmi    M. Bermani – M.Gentile           Majrone  – Rovatti

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