Londra (Uk) – I manager di 10 tra le maggiori catene retail d’Oltremanica – vale a dire Sainsbury’s, Asda, Marks & Spencer, the Co-op, Waitrose, Costcutter, Kfc Uk, Pret a Manger, Lidl e McDonald’s – hanno inviato al governo inglese una lettera aperta in cui lanciano l’allarme approvvigionamento in caso di una Brexit no-deal, cioè senza accordo. “Siamo gravemente preoccupati del fatto che i nostri clienti saranno tra i primi a sperimentare la realtà di una no-deal Brexit”, si legge nella missiva. “Prevediamo che sarà estremamente difficile riuscire a mantenere la stessa ampiezza d’assortimento, qualità e durata degli alimenti che i clienti si aspettano di trovare nei nostri negozi. E ci saranno inevitabili ripercussioni sui prezzi determinate dai crescenti costi di trasporto, dalla svalutazione della sterlina e dai dazi”. Preoccupazioni condivisibili e reali, visto che un terzo dei prodotti alimentari consumati nel Regno Unito sono importati dall’Europa.
ESTERI
Brexit, l’allarme dei retailer Uk: “Saremo i primi a pagare il prezzo di un no-deal”
federica2023-06-15T09:24:18+02:0029 Gennaio 2019 - 10:14|Categorie: Retail|Tag: Brexit, Regno Unito, retail|
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