Rapporti con la Gdo: i dubbi sull’intesa tra Coldiretti e Carrefour Italia

2019-09-16T11:36:28+02:0013 Settembre 2019 - 10:10|Categorie: Retail|Tag: , , , , |

Roma – In merito all’intesa siglata tra Carrefour Italia e Coldiretti, Alimentando ha domandato al presidente della confederazione degli agricoltori, Ettore Prandini, se non sussiste il rischio di assistere a una sostanziale distorsione del mercato. L’affiliazione esclusiva e il rapporto privilegiato che legherà Coldiretti alle insegne della distribuzione e ai loro marchi privati, proprio come nel caso di Carrefour per Terre d’Italia, rischia infatti di mettere “fuorigioco” i fornitori che attualmente servono le catene. “Terre d’Italia è un marchio di Carrefour, che ha deciso di stringere questo nuovo accordo con Coldiretti”, spiega Prandini. “Noi, come confederazione, ci dobbiamo impegnare non solo a raccontare, ma anche certificare tutto ciò che avviene all’interno della filiera. Questo, lo possiamo fare solo con le aziende che aderiscono a Coldiretti e che assicurano determinate garanzie in ambito di sostenibilità, sistemi di coltivazione, trasparenza della filiera e utilizzo della manodopera, anche stagionale. Per noi, un’operazione di questa portata diventa significativa in quanto sul marchio Terre d’Italia partiamo da un interesse legato al presidio dell’ambito nazionale da parte della catena, ma puntiamo all’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari italiani: il 70% del proprio fatturato, questa Pl lo realizza infatti all’estero. Quindi, diventa questo in prospettiva il vero motivo per cui ci siamo voluti spendere su tale progetto”.

In foto, da sinistra: Gerard Lavinay, presidente Carrefour Italia, ed Ettore Prandini, numero uno di Coldiretti.

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