No al Prosecco: in Sud Italia nasce la Rete Nazionale di Bar deVenetiZzati

2019-07-29T09:22:51+02:0029 Luglio 2019 - 09:20|Categorie: Vini|Tag: , , , , |

Bari – Una guerra a colpi di calici. Contro la Regione Veneto e la sua scelta, all’interno dell’ambito di discussione dell’autonomia regionale, di trattenere tutto il proprio residuo fiscale. È quella scatenata dal giornalista pugliese Pino Aprile dalla sua pagina Facebook “Terroni di Pino Aprile”. E che ha dato vita a una fantomatica Rete Nazionale di Bar deVenetiZzati. Un’iniziativa seria o una semplice boutade estiva? Ancora è presto dirlo. Quel che è certo, è che punta a coinvolgere più locali del Sud Italia possibile, domandando a bar e ristoranti di non servire più Prosecco e altri vini veneti. “Se tu consumi prodotti veneti, non solo arricchisci le imprese Venete, ma significa anche che le tasse che paghi sulla bottiglia di vino veneto (i tuoi soldi) andranno a finanziare solo scuole, ospedali e strade del Veneto. E le Scuole, Ospedali e Strade del Sud chi li finanzia?”, così scrive Aprile nel suo manifesta anti-Prosecco. Cui fa seguire l’appello, con anche hashtag coniato ad hoc – #comprasud – per l’occasione, a bere solo etichette locali: “Scegli di finanziare le tue scuole, i tuoi ospedali, e le tue strade: consuma solo prodotti della tua regione!”. Resta la domanda: a settembre ci ricorderemo dell’iniziativa come solo di un innocuo colpo di sole o un vero e proprio pesce d’Aprile?

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