Milano – Negli Stati Uniti il comparto dei grissini sta vivendo una crescita costante dei consumi. Secondo quanto riportato da una recente ricerca del Global Market Insights Inc., infatti, raggiungeranno 3,6 miliardi di dollari a valore nel 2026 (3,09 miliardi di euro) all’interno del mercato del pane confezionato, di cui rappresentano il 15%: settore che sta crescendo del 2,5% all’anno e che raggiungerà i 24 miliardi di dollari nello stesso periodo (circa 20 miliardi di euro). Un trend in costante aumento anche in Italia. Come dimostrato dai dati diffusi nell’ultimo rapporto di Italmopa (Associazione industriale mugnai d’Italia), la richiesta di farina di frumento tenero per la produzione dei sostitutivi del pane è cresciuta di seimila tonnellate nel 2019. A testimonianza, l’impegno di aziende italiane del settore come Vitavigor che nel corso del primo bimestre di quest’anno ha segnato una crescita dell’export del +30% rispetto al +2% del 2019. L’aumento delle richieste gli ha infatti permesso di investire in innovazione dei prodotti e nel nuovo e-commerce dedicato ai grissini.
Grissini: il comparto vale 3,6 miliardi di dollari negli Usa. E cresce in Italia
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