Roma – Per contrastare l’evasione in materia di pagamenti elettronici, il disegno di Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una novità nell’articolo 9, che troverà applicazione dall’1 gennaio 2026. Questa, si legge su Il Sole 24 Ore, richiederà l’autenticità dei dati e la piena integrazione e interazione del processo di registrazione dei corrispettivi con pagamento elettronico. In particolare, i Pos e le app di pagamento disponibili sul mercato dovranno essere sempre connessi allo strumento con cui si memorizzano e trasmettono i corrispettivi telematici.
Questo permetterà al registratore di memorizzare automaticamente i dati relativi ad ogni transazione elettronica, escludendo i dati sensibili del cliente, e di trasmettere quotidianamente all’agenzia delle Entrate l’importo complessivo dei pagamenti elettronici ricevuti. L’obiettivo è garantire una maggiore trasparenza nelle operazioni fiscali, evidenziando eventuali discrepanze tra gli incassi dichiarati e gli scontrini emessi.
Per chi non rispetterà l’obbligo di collegamento o non memorizzerà correttamente i dati delle transazioni, è prevista una sanzione di 100 euro per ciascuna trasmissione, senza cumolo giuridico.
Fonte immagine: Pixabay