Trento – Garantire elevati standard di sicurezza alimentare e promuovere un consumo consapevole dei prodotti lattiero caseari a latte crudo. Questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa fra la Provincia autonoma di Trento e la Federazione Trentina della Cooperazione, che è stato approvato nella giornata di venerdì 24 gennaio dalla Giunta provinciale di Trento.
“Le produzioni lattiero casearie a latte crudo, ottenute senza pastorizzazione, costituiscono un patrimonio culturale ed economico per il territorio trentino. Tuttavia, per questi prodotti non si può escludere, soprattutto in relazione ad alcune categorie vulnerabili come bambini sotto i 10 anni, donne in gravidanza, anziani e persone immunodepresse, il rischio che la presenza di microrganismi patogeni, tra cui l’Escherichia coli produttore di Shigatossine, possa causare patologie anche gravi”, si legge in una nota stampa divulgata dalla Provincia di Trento. Il Protocollo d’intesa risponde dunque alla necessità di adottare un approccio collaborativo tra le istituzioni e gli operatori del settore.
Il documento prevede in particolare misure per rafforzare la sicurezza alimentare, con linee guida specifiche e corsi di formazione dedicati ai produttori; per promuovere una corretta etichettatura con indicazioni chiare rispetto alle controindicazioni per le categorie di consumatori più vulnerabili; e per sensibilizzare i consumatori stessi con campagne informative e programmi educativi mirati.
La Provincia, tramite l’Azienda provinciale per i servizi sanitari e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, si occuperà dunque di potenziare la sorveglianza sanitaria sui prodotti a latte crudo, promuovere la formazione per gli operatori del settore e avviare campagne di sensibilizzazione. La Federazione Trentina della Cooperazione, dal canto suo, si impegnerà a favorire l’adozione di protocolli di sicurezza alimentare da parte delle cooperative, supportare una corretta etichettatura dei prodotti e organizzare iniziative informative rivolte ai consumatori e ai soci delle cooperative.
Il Protocollo risulta già in vigore e sarà valido fino a fine legislatura, quando potrà essere rinnovato.
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