Parma – E’ il giorno della grande manifestazione di Coldiretti a Parma, con il corteo che sfilerà in città fino a raggiungere la sede dell’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare (leggi qui). “Partiamo da Parma, la città simbolo dell’eccellenza agroalimentare italiana e capitale della Food Valley, con una forma di mobilitazione continua e senza escludere la possibilità di portare le nostre istanze di fronte alle sedi delle istituzioni europee”, dichiara Ettore Prandini, presidente Coldiretti, al Corriere.
“Chiediamo all’Europa di tornare a farsi carico delle istanze dei cittadini, difendendo la salute delle persone e i settori produttivi come l’agricoltura e l’agroalimentare“, prosegue. Più nel dettaglio, si riferisce all’obbligo di introdurre l’etichettatura di origine su tutti i prodotti agroalimentari e “all’eliminazione del codice doganale che ha senso in comparti come moda e artigianato, ma nel caso dell’agricoltura permette a un triplo concentrato di pomodoro, proveniente dalla Cina, di essere trasformato con l’aggiunta di un po’ di acqua e di essere etichettato come italiano”.
Sulla questione della carne coltivata e dei cibi cellulari, Prandini spiega: “Non siamo contro la scienza e la ricerca, ma visto come è formulato e prodotto questo tipo di cibo dovrebbe essere equiparato ai farmaceutici. Servono studi clinici e preclinici per valutare cosa può comportare l’uso di cibo cellulare per i consumatori”. E in riferimento alla manifestazione, aggiunge: “La nostra mobilitazione avrà sempre un carattere costruttivo. In questa fase di incertezza dobbiamo mettere in campo la nostra capacità di confronto e di dialogo con le istituzioni e scommettere anche su enti come l’Efsa, che può avere un ruolo centrale per quanto riguarda le nuove sfide della produzione e della qualità nell’agroalimentare”.