San Martino in Campo (Pg) – Stefano Mengoli lascia la presidenza del Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp dopo oltre 20 anni di guida, segnando la fine di un lungo percorso che ha contribuito a trasformare una filiera tradizionale in un modello di eccellenza agroalimentare. Già attivo prima della nascita ufficiale del Consorzio nel 2003, Mengoli è stato figura chiave nel conseguimento del riconoscimento europeo nel 1998 e nella costruzione di un sistema di certificazione e valorizzazione condiviso con allevatori, macellai e ristoratori.
“Sono stati anni intensi, di sfide e grandi soddisfazioni,” dichiara Mengoli. “Credo fosse giunto il momento di lasciare il timone, ma guardo a quanto costruito con orgoglio. I risultati parlano: oggi oltre il 70% della produzione è certificata, un traguardo che ci gratifica e ci incoraggia a continuare su questa strada”.
Non mancano, tuttavia, le criticità. Il calo delle aziende, spesso situate in aree marginali, e l’assenza di politiche adeguate mettono a rischio la sostenibilità economica e sociale della filiera. “Oggi la narrativa ambientale tende a confondere l’allevamento intensivo con quello estensivo come il nostro, che invece ha un impatto minimo e utilizza risorse come l’acqua piovana. Servirebbe il coraggio di distinguere e premiare le produzioni virtuose”, prosegue Mengoli.
Il testimone passa ora a Enrico Salvi, allevatore di lunga esperienza, chiamato a guidare il Consorzio in una fase decisiva. La sfida sarà far sì che il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale diventi una scelta consapevole per il futuro dell’agroalimentare italiano.