Londra (Uk) – Nel Regno Unito, nove tra le principali insegne della Gdo – Aldi, Asda, Co-op, Lidl Gb, Morrisons, Ocado Retail, Sainsbury’s, Tesco e Waitrose – hanno firmato una dichiarazione d’intenti congiunta con l’obiettivo studiare l’impatto che l’introduzione di un maggior numero di imballaggi riutilizzabili potrebbe avere sia sul canale fisico che online. Il fine ultimo: offrire un sistema basato sull’offerta di prodotti preconfezionati in contenitori riutilizzabili, “riducendo così drasticamente gli imballaggi monouso venduti”, si legge in una nota rilasciata da Wrap, Ong che collabora con il governo britannico al progetto.
“Noi, retailer del Regno Unito, sostenuti da Innovate Uk, Wrap e Defra, Daera, governo scozzese e governo gallese, abbiamo l’ambizione comune di collaborare per consentire una maggiore adozione e partecipazione dei consumatori a un’economia circolare, esplorando il modo in cui gli imballaggi riutilizzabili (con particolare attenzione al prefill) potrebbero essere implementati attraverso sistemi interoperabili […] intendiamo collaborare su un approccio che abbia il potenziale di ridurre gli imballaggi monouso entro il 2030”, si legge sul sito di Wrap.
L’annuncio fa seguito ai dati trasmessi da GoUnpackaged che dimostrano come il passaggio a un sistema che prevede il 30% di riutilizzo potrebbe apportare benefici economici e ambientali per il Paese, tra cui un risparmio annuo di 136 milioni di sterline per i produttori sui costi dell’Epr (responsabilità estesa del produttore) legati agli imballaggi dei prodotti interessati, e una riduzione del 95% delle emissioni di CO2 per tali prodotti.